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MUSA E GETTA

Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate)

a cura di
Arianni Ninchi

Silvia Siravo

 

“Musa e getta” è un format al femminile con cui intendiamo celebrare donne che hanno vissuto accanto a grandi uomini, che hanno vissuto accanto a grandi donne!
“Se ti avessero ascoltata, musa…”, riassumiamo così l’idea che è alla base di un progetto volto a riscattare dall’oblio le vite di donne straordinarie (Zelda Fitzgerald, Sabina Spielrein, Luisa Baccara, Jeanne Hébuterne…) e esaltarne l’arte di ispirare e gli altri talenti più o meno nascosti.
“Musa e getta” è un progetto crossmediale, che si articola in ambito editoriale e teatrale.
Ideata e curata da Arianna Ninchi e Silvia Siravo per la casa editrice Ponte alle Grazie, l’antologia al femminile (in libreria dal 25 febbraio) è il punto di partenza di un progetto ambizioso e al passo coi tempi.
All’iniziativa editoriale hanno aderito scrittrici tra le più interessanti del nostro panorama: Ritanna Armeni, Angela Bubba, Maria Grazia Calandrone, Elisa Casseri, Claudia Durastanti, Ilaria Gaspari, Lisa Ginzburg, Chiara Lalli, Cristina Marconi, Lorenza Pieri, Laura Pugno, Veronica Raimo, Tea Ranno, Igiaba Scego, Anna Siccardi, Chiara Tagliaferri.
L’obiettivo del lavoro è dare voce a meravigliose donne che sono state muse e meritano di uscire dall’ombra in cui hanno (a volte) vissuto. Dalle pagine dell’antologia e dalle assi del palcoscenico, faremo conoscere la loro storia ad un pubblico il più vasto possibile, affinché si possa pensare alla donna non più come figura sfocata dietro al mondo maschile ma come faro e modello della nostra epoca.
La pittrice senza le mostre, la modella con le copertine, la ricercatrice senza i premi, la groupie con le band… Arrivano le muse! Si saranno sentite dire “Non ti muovere” più spesso di quanto non si siano sentite dire “Ti amo”. Hanno incontrato una casa editrice e un gruppo di scrittrici che hanno preteso una luce tutta per loro. Hanno incontrato due attrici che, con il pubblico a teatro, dicono loro: “Muovetevi! Fate rumore! Vi amiamo”.

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