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SIGNOROTTE

drammaturgia e regia Massimo Odierna
con 
Viviana Altieri
Elisabetta Mandalari
Sara Putignano 
una produzione Zerkalo

foto di scena Antonio Greco

 

La storia è incentrata intorno alla figura di tre amiche, Ada, Ida e Beta, ormai più che cinquantenni, che si ritrovano dopo tanto tempo in occasione del funerale del marito di una delle tre.

Un viaggio tra ricordi cupi e promesse fatte che rivelerà un passato nero, violento e ambiguo.

DICONO DI NOI

"La scrittura di Massimo Odierna sa muoversi tra la commedia, o meglio ancora tra il grottesco che strizza l’occhio alla soap opera, e il dramma, forte della presenza di tre attrici che sanno incarnare il disagio dei personaggi, soffocato dalle convenzioni sociali per poi esplodere nei tic, nelle manie e nelle esasperazioni delle loro solitudini".

Recensito.net

"Partendo dal presupposto di non fornire risposte ma di stimolare domande, la tragicommedia fa della contraddizione uno stimolo di riflessione che, nell’altisonanza di caratteri e voci si propone di dar forma alle nevrosi, ai malesseri che, trasversali, accompagnano l’umana visione del mondo... Nella scelta di una drammaturgia scarna, sviluppata nella povertà di mezzi e nella mirata scelta di spazi alternativi, si vanno a creare le premesse per un contrasto forse ancora più esacerbato e spiazzante capace di restituire i micro-drammi alla base della paralisi connaturata a questo tempo".

Recensito.net

"Signorotte ha pienamente convinto, soddisfatto e divertito per l’intensità del testo che varia scorrevolmente da attimi di assoluta leggerezza ad altri seriamente amari. L’intenzione di Massimo Odierna di stupire il pubblico (come anticipato qui nell'intervista al regista) è stata ampiamente raggiunta. Il linguaggio forte e diretto, oltre a favorire l’aspetto comico, ha ottimamente delineato la crudezza e realtà delle tematiche affrontate".

Pocket Art in Rome

"Al secondo posto troviamo “Signorotte“, scritto/diretto da Massimo Odierna e inscenato dal fantastico trio di attrici Viviana Altieri, Elisabetta Mandalari e Sara Putignano. Una “tragicommedia dalle tinte rosa” decisamente convincente per vivacità del testo, il quale varia scorrevolmente da attimi di assoluta leggerezza ad altri seriamente amari. L’intenzione di stupire il pubblico è ampiamente raggiunta con l’uso di un linguaggio forte e diretto che, oltre a favorire l’aspetto divertente, ha ottimamente delineato la cruda realtà delle argomentazioni trattate ".

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